Approfondimenti
The Outdoor Voices: Paolo Metaldi tra design, immaginazione e luce naturale
Spazi all'aperto, design e creatività: questi i temi principali della nostra intervista che ha voluto indagare la connessione tra l'outdoor e l'immaginazione, tematiche molto presenti nel lavoro di Metaldi.
“Gli spazi all'aperto permettono una maggiore libertà creativa rispetto agli interni, che spesso sono limitati da restrizioni e vincoli strutturali” – afferma Metaldi: quando parliamo di spazi esterni, il designer ha grande libertà di creazione, nonostante i vincoli dettati dai materiali, che devono rispettare le caratteristiche dell'ambiente. Metaldi ci spiega come non solo le forme e i materiali siano importanti, ma anche come la luce, che definisce colori e volumi, sia un fattore decisivo nel processo creativo.
“Nel tuo lavoro, soprattutto nell'illustrazione, notiamo un'attenzione particolare ai dettagli delle superfici e all'uso della luce naturale. Puoi parlarci di questa scelta?” domanda Giorgio Tartaro.
“Mi concentro principalmente su ambienti esterni e raramente mi sono cimentato negli interni. Disegnare l'outdoor mi affascina molto, mi piace catturare l'essenza della luce naturale, che non solo colora gli elementi d'arredo all'aperto, ma aggiunge profondità e dimensione rispetto all'illuminazione artificiale degli interni.”
La luce naturale ma anche quella della luna, che come sottolinea Tartaro è una costante nei lavori del designer e che sembra avere un ruolo significativo, grazie alle le origini e alla provenienza dell’artista.
“La presenza della luna nei miei disegni è legata alle mie origini, alla regione del Lago Maggiore, dove c'è sempre un riflesso unico in qualsiasi condizione. Questo tema è diventato una sottile ma ricorrente caratteristica nel mio lavoro…” che è ampio e costellato di successi, ricorda Tartaro, sottolineandone uno in particolare: il Compasso d'Oro vinto nel 2015, come inizio di una carriera virtuosa e promettente.
“Cosa credi che differenzi il tuo lavoro e ti porti a ricevere tali riconoscimenti?”
“Il Compasso d'Oro è stato un premio importante per me: ma più che un premio, lo considero una certificazione del fatto che sto facendo le cose nel modo giusto” ha risposto Metaldi. “I premi sono indubbiamente significativi, ma ciò che davvero fa la differenza, almeno per me, è cercare di creare prodotti distinti, che abbiano un significato più profondo. Cerco sempre di realizzare oggetti con almeno due significati: quello estetico e quello etico.”
Alla base di tutto rimane comunque l’immaginazione, ispirazione e musa di tutte le creazioni del designer, che nascono e crescono nel DNA della sua terra, il Verbano, un territorio ricco di storia, cultura e grandi paesaggi mozzafiato che spazia delle rive del Lago Maggiore fino alla cime delle Alpi: una piccola realtà provinciale del Piemonte, in cui numerose aziende iconiche come Alessi, Lagostina, Bialetti hanno lasciato un’eredità che ha influenzato profondamente il lavoro del giovane designer; un processo che inizia spesso con l'immagine e poi passa al digitale, per poi tornare all'arte manuale.
“Inizio sempre con riferimenti visivi, che sono fondamentali, sia che si tratti di progetti artistici che di architetture. Successivamente, traduco sempre l'immagine in un lavoro manuale. Disegno uno schizzo per avere un'idea di come disporre gli elementi sulla pagina. Poi passo alla fase digitale, usando programmi specifici legati al mondo del design, non strettamente all'illustrazione.”
Un mix di tecnica e fantasia dunque, che nasce come idea e si concretizza prima sul foglio, poi nel digitale e nella realtà, senza mai tralasciare quell’aspetto sognante, che rende unico il lavoro di Paolo.
L’outdoor rimane quello spazio sempre presente nell’immaginario del designer, che conclude l’intervista con un’immagine: “Se dovessi dare un colore all’outdoor penserei all'azzurro, perché il verde è già il colore che associamo alla natura. L'azzurro, invece, rappresenta il cielo, che è in alto. Quindi, secondo me, l'azzurro è il colore adatto all'outdoor.”